L’intera Dottrina Sociale della Chiesa può, più o meno adeguatamente, essere interpretata, da un lato, come un grande movimento in difesa della persona e un baluardo contro le pretese dello Stato assoluto, dall’altro, come una tensione verso il bene comune e un’invocazione alla realizzazione di una giustizia sociale il cui attore principale (se non spesso unico) sembra essere indicato proprio nel medesimo Stato. Questo testo vuole presentare i principi fondamentali su cui poggia l’insegnamento sociale della Chiesa senza, tuttavia, nascondere limiti e contraddizioni in cui spesso incorre il magistero ecclesiastico. Con onestà intellettuale, il credente fa, perciò, bene a ricordare le parole di Wilhelm Röpke: «Un economismo sordo alle esigenze morali è nefasto, ma non è meno nefasto un moralismo ignorante in fatto di economia».
Beniamino Di Martino è sacerdote della diocesi di Sorrento-Castellammare (in provincia di Napoli). È direttore di «StoriaLibera. Rivista di scienze storiche e sociali» (www.storialibera.it).
Insegna Dottrina Sociale della Chiesa.
Tra le sue pubblicazioni: Note sulla proprietà privata (2009), Il volto dello Stato del Benessere (2013), I progetti di De Gasperi, Dossetti e Pio XII (2014), Rivoluzione del 1789. La cerniera della modernità politica e sociale (2015), Benedetto XIII nella “Storia dei Papi” di Ludwig von Pastor (2015), Povertà e ricchezza. Esegesi dei testi evangelici (2016), La Prima Guerra Mondiale come effetto dello “Stato totale”. L’interpretazione della Scuola Austriaca di economia (2016) e “Conceived in liberty”. La contro-rivoluzione americana del 1776 (2016).
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