Il Dio che ho incontrato

Presentazione di Carlo Lapucci

 10,00

I versi delle poesie di Massimilano Bardotti sono intrisi di richiami biblici e sono tesi a un misticismo tutt’altro che banale e panteista. Generano nel lettore un’immersione religiosa e un senso di astrazione poetica e mistica che fanno riconoscere nell’uomo il Poeta. C’è una costante oscillazione tra il biblico e l’allegorico, che a una prima lettura potrebbe sembrare equivoca, ma per l’esperienza umana e religiosa dell’autore, e a una lettura completa del testo, non è così. Quel continuo ripetersi “Il Dio che ho incontrato” fa spaziare lo sguardo e la sensibilità del lettore verso una realtà variegata e la più disparata. Si hanno intuizioni poetiche come prese al volo con tre-quattro parole: c’è il richiamo sintetico alla morte, alla risurrezione, alle speranze della vita, il richiamo a questo spazio vuoto che attende un gesto di amore, di pienezza per dare una struttura alla contemplazione… Sono guizzi poetici appena accennnati, come l’accenno ai nonni e alla vita genuina e ricca di sapienza, che tracciano il ritratto di un poeta dal retroterra culturale, religioso ed esistenziale non indifferente.

ANTEPRIMA

COD: POE1954 Categorie: ,
Edizioni Nerbini
Utilizziamo esclusivamente cookie tecnici per i quali non è previsto il consenso del visitatore.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Inserisci il tuo indirizzo e-mail a cui ricevere la nostra newsletter

Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.