Page 58 - Progettando_1_2015
P. 58
ea
ran
mpo
nte
co
che assicura la continuità della musica attraver-
La vita di tutti i giorni è scandita da musiche
so la sua riproducibilità. Questo è fisiologico, ma
dovrebbe affiancare il tentativo di condivisione
che corrispondono ancora a criteri
non dei linguaggi, ma della coscienza di un’atten-
di consonanza-dissonanza, piacevolezza-sgradevolezza, zione e di una curiosità che sono a monte di qual-
siasi atto creativo, una necessità di sensibilizzare
non attenzione al nuovo ma tentativo
il rapporto con qualsiasi energia sonora. Una let-
di riconoscere ciò che si è già sentito
tura del caos, il non riconoscere sempre strutture
a monte, apre a nuovi paesaggi sonori e in tutto
il Novecento – dall’Astrattismo che della sineste-
sia faceva un passaporto, alla pittura informale, le fabbriche ecc.), e facendo di questa dimensio-
l’espressionismo astratto e altre forme di gestalt – ne, come disse nel suo manifesto L’arte dei rumori
il gioco dell’arte ha vissuto potente dentro una (1913), una nuova voluttà acustica. Il manifesto
rimozione sempre in favore di accademismi e ga- esordiva con la frase:
stronomie.
Non posso dimenticare quei giorni del 1992,
La vita antica fu tutta silenzio. nel
un mese prima della sua scomparsa, quando fa- diciannovesimo secolo, con l’invenzione delle
cemmo con Cage un concerto a Firenze e avem- macchine, nacque il Rumore. oggi il Rumore
mo modo di stare a lungo con lui, e in particolare
trionfa e domina sovrano sulla sensibilità degli
quella cena in un piccolo ristorante macrobiotico uomini.
di via Romana, una piccola stanza con pochi tavo-
li. In quello accanto a noi c’era un bambino che Cage, che nel 1946 in un’intervista dichiarò di
prese una bizza minimalista a vari decibel che de- essere assai interessato alle idee di Russolo, in-
terminò sguardi imbarazzati, ma Cage sorrideva trodusse l’accettazione di tutti i suoni e i rumo-
e capii che nell’immergersi davvero in qualsiasi ri della quotidianità come stimoli per happy new
ascolto l’impressione è diversa da quella data da ears, un nuovo modo di accettare e condividere ciò
un impatto emotivo immediato più in superficie. che accade estemporaneamente, in modo conti-
Sorridendo ci disse: “Che bello!”.
guo all’improvvisazione, allo happening, a ciò
che non è più determinazione della volontà di un
compositore. Russolo costruì gli Intonarumori per
Daniele Lombardi nuove orchestre futuriste, Cage disse di aprire le
esegue la Suite for
Toy Piano di John finestre e di ascoltare la vita. Ho poi sentito dire
Cage, Firenze Galleria dall’artista Fluxus Ben Vautier: “... peccato che
dell’Accademia 2012.
Scatto di Roberto poi non le ha richiuse...”: una simpatica boutade.
Masotti).
La grande rivoluzione provocata da queste idee
l’abbiamo vista esplodere in tutta la seconda parte
del Novecento, con infiniti rivoli creativi, con fu-
sions varie, con esiti a volte straordinari come la
produzione di Mike Patton o Alvin Curran.
Resta da osservare che al potere mediatico non
piace il rumore; che oggi, immersi nel rumore
della quotidianità, faremmo felici Russolo e Cage;
ma la vita di tutti i giorni è scandita da musiche
che corrispondono ancora a criteri di consonan-
za-dissonanza, piacevolezza-sgradevolezza, non
attenzione al nuovo ma tentativo di riconoscere
ciò che si è già sentito: insomma un sistema con-
servativo-accademico sul quale si basa l’industria
56

