Page 54 - Progettando_1_2015
P. 54

ea
ran
mpo
nte
co














































Pathos bulgaro.
dinate semicircolari. Gli spettatori, oltre a per- lenziosità dell’ambiente circostante e la brezza 
Scatto di Woodi Forlano.
cepire i suoni provenienti dal proscenio e quelli che soffia dall’orchestra verso gli spettatori. Tali 

riflessi dal fondale posteriore, intercettano anche caratteristiche si ritrovano spesso nei teatri clas- 

la diffrazione multipla di tutte le gradinate che si sici della Magna Grecia, costruzioni che si ergono 
trovano alle loro spalle, le quali agiscono in pra- in un paesaggio da sogno e baciate da venti ma- 

tica da retro-riflettori, tagliando le frequenze rini. Il teatro di Taormina, che sorge a 214 metri 

basse che disturbano l’ascolto. Durante la rap- su una delle acropoli della cittadina, è forse uno 
presentazione il pubblico si trova così avvolto da dei complessi monumentali di maggiore rilevan- 

un suono che arricchisce le immagini degli attori za paesaggistica e più descritti dalla letteratura e 

connotandole di un valore espressivo aggiunto dall’iconografia. L’edificio si presenta come una 

tutto particolare che valorizza i significati della piccola bomboniera parzialmente incastonata 
rappresentazione. Altri elementi non trascura- nella roccia; all’inizio del II sec. d.C. i Romani lo 

bili ai fini dell’acustica sono sicuramente la si-
ristrutturarono secondo il loro stile, ricavando 

l’ingresso da uno scavo nel pendio e arricchendo 
la sommità delle gradinate di un doppio portico 

coperto. Altra città interessante per la ricchez- Altri elementi non trascurabili ai ini dell’acustica 

za dei reperti archeologici di rilevanza acustica è 
Siracusa. In epoca greca il sito doveva costituire sono sicuramente la silenziosità dell’ambiente 

un vero e proprio paesaggio sonoro. Le Latomie, circostante e la brezza che sofia dall’orchestra 

spettacolari prigioni che detenevano i nemici cat- verso gli spettatori. Tali caratteristiche si ritrovano 

turati dai Siracusani (in gran numero dal 414 al spesso nei teatri classici della Magna Grecia
413 a.C., come attesta lo stesso Tucidide nelle sue 

Storie), presentano una morfologia con alte pareti





52



   52   53   54   55   56