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Suono dell’architettura / architettura del Suono
I legami tra musica e architettura

sono molto stretti, anzi esse sono diverse 

istanze dell’unica modalità espressiva 

dell’uomo nel suo confronto con il mondo, 

diverse componenti di un unico sguardo 

di interesse per la conoscenza.

Non solo arte e tecnica, ma anche etica 

ed emozione, in uno stesso atteggiamento 

uniicante della conoscenza





nerano ricordano dei mandala come, ad esempio, 
nei cristalli di neve.

Percezione sonora e percezione spaziale pos- 

sono fondersi.

I legami tra musica e architettura sono molto 
stretti, anzi esse sono diverse istanze dell’unica 

modalità espressiva dell’uomo nel suo confron- 

to con il mondo, diverse componenti di un uni- 
co sguardo di interesse per la conoscenza. Non 

solo arte e tecnica, ma anche etica ed emozione, 

in uno stesso atteggiamento unificante della co- 
noscenza.

Musica e architettura sono due forme di co- 

municazione che hanno tanto in comune.

In musica si parla di armonia, di equilibrio, di 
proporzione, di ritmo; tutte espressioni che ri- 

troviamo anche in campo architettonico.

Il connubio tra architettura e musica si è an- 
dato sempre più integrando, in quanto l’archi- 

tettura deve trovare forme per comunicare cer- 

cando di coinvolgere tutti gli ambiti sensoriali 
dell’individuo.

La musica, quindi, interessando le facoltà 

uditive, può coinvolgere l’individuo e introdur- 

lo in dimensioni sempre nuove, in quanto la mu- spazi in continua formazione. In questo senso la Diffusore direzionale 
sica è ritmo, è tempo.
melodia è, essa stessa, cambiamento; esiste nel sospeso drop in 
materiale composito.
Noi associamo il movimento alla predomi- tempo e si modifica nel corso di questo. Possiamo 

nanza della facoltà visiva, ma possiamo pensare di entrare in una dimensione diversa che coinvolga 
dare maggiore valenza alla facoltà uditiva.
altri sensi. La melodia, secondo queste teorie, è 

“È con l’udito che possiamo facilmente concepire il insieme di frammenti, toni tutti legati tra loro o 

cambiamento senza che nulla stia cambiando: ascol­ frammenti di spazio sequenziali inscindibili. Di- 

tando una melodia abbiamo, infatti, la chiara perce­ venta momento essenziale per la generazione di 
zione del movimento, senza che qualcosa si muova, o nuovi spazi, attraverso il coinvolgimento di altre 

del cambiamento, senza che qualcosa cambi. Perché sensazioni. La forma è un elemento che la mente 

ci sia movimento, non necessariamente ci deve essere crea in aggiunta agli elementi della sensazione: 
qualcosa che si muova.” (Henri Bergson).
tra le diverse sensazioni che la melodia produce, 

Attraverso la sensazione uditiva, che segue il essa è capace di creare anche forme nella nostra 

movimento della melodia, possiamo immaginare
mente.





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