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Suono
dell’architettura

Architettura
del suono

Marina Gambini

architetto

Fin dalla metà degli anni ’50 del

secolo scorso, l’arte e l’architettura erano impe-

gnate nella ricerca di nuove dimensioni espres-

sive che, superando le immagini del “romantici-
smo” anteguerra e legandosi alle nuove ricerche

aperte a suo tempo dal futurismo, riuscissero a

vincere le vecchie maniere rappresentative per
abbracciare nuovi terreni ancora inesplorati.

All’interno di questa ricerca, la “forma” è su-

perata dal “suono” e la vista dall’udito, cosicché,

sia in arte che in architettura, l’installazione so-
nora si è offerta da un lato come uno spazio di

relazione più individuale con il suono e il tempo,

dall’altro come strumento di indagine di aspetti
invisibili dell’architettura della città. Nel 1954 a

New York gli artisti di varie discipline si ritrovano

a “ragionare” sugli Urban Sounds della città mo-
derna.

Gli spazi del vivere dell’uomo diventano un

mezzo per l’ascolto.

Le ricerche intraprese dai pionieri di quegli
anni portano a decifrare che fonti sonore diverse

possiedono “forma musicale” diversa e, allo stesso

modo, il trasferire uno stesso suono da un am-

città e territorio
Diffusore
omnidirezionale cubo
in legno di teak.

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