Page 12 - Progettando_4_2014
P. 12
riflessioni
si rivela difficoltoso perfino utilizzare i fondi già Si dovrà ovviamente ricorrere alle risorse del-
stanziati per opere decise peraltro in un contesto lo Stato. Ma si tratta di una prospettiva realistica?
molto differente anni orsono e di cui forse do- L’Unità di missione contro il rischio idrogeologi-
vrebbe essere verificata la priorità.co che opera dall’autunno 2014 presso la Presi-
denza del Consiglio dei Ministri è indubbiamente
uno strumento utile e importante ma conosciamo
3. Le alluvioni del futurole dimensioni dell’impegno necessario e la fragi-
lità del Paese.
Negli ultimi anni le previsioni sul futuro del
clima del nostro pianeta sembrano indicare scena- La resilienza di Firenze
ri di pericolosità alluvionale che prevedono eventi alla prossima alluvione
intensi più frequenti almeno nei nostri territori. Come ci stiamo preparando alla prossima al-
Possiamo considerare segnali di questi mutamenti luvione di Firenze?
gli eventi alluvionali a noi più vicini della Liguria L’International Technical Scientific Commit-
e della Toscana negli ultimi tre anni (2011-2014).tee (ITSC) istituito nell’ambito del Progetto Fi-
renze 2016 ha redatto un primo Rapporto che è
Le alluvioni recenti in Toscananotevolmente critico sulla riduzione del rischio
La Toscana è stata, insieme alla Liguria, la re- idraulico della città. Esso si è accresciuto in questi
gione italiana più martoriata dalle alluvioni negli anni per l’inevitabile aumento dei beni presenti
ultimi tre anni (Aulla, Albinia, Carrara, Elba) e ha nelle aree a rischio di inondazione. Il Rapporto,
cercato di far fronte a tutte le alluvioni e eventi at- infatti, sottolinea, “it is not a question of whether
mosferici avversi con finanziamenti consistenti, a flood of the magnitude of 1966 or greater will occur
sia per il risarcimento dei danni che per gli inter- again, but when” (International Technical Scien-
venti strutturali, ammontati a centinaia di milioni tific Committee, Progetto Firenze 2016, 2014 June
di euro. È stata inoltre introdotta una legge inno- 25). Il Rapporto è pubblicato nel sito www.firen-
vativa che limita il consumo di suolo, superando ze2016.it.
una prassi di decenni di disordine urbanistico, In riferimento a quanto è stato realizzato in
che costituisce una delle cause della fragilità del questo cinquantennio possiamo rilevare come
nostro territorio. Ma le risorse regionali non po- la pericolosità per Firenze non sia diminuita in
tranno essere sufficienti né per il risarcimento modo significativo: solo 15 milioni di m3 del vo-
Figura 2. La stima né per la realizzazione di nuove opere per la ridu- lume del Serbatoio di Bilancino sono dedicati alla
del danno in funzione
zione del rischio nei prossimi anni se continuerà regimazione delle piene.
della frequenzaquello che sembra essere un trend preoccupante.Ad oggi (2014) praticamente nessun inter-
delle alluvioni (2).
vento del Piano di Bacino approvato nel 1999
dall’Autorità di Bacino dell’Arno è stato realizzato
a monte di Firenze a causa di ritardi burocratici
difficili da accettare.
La probabilità di esondazione nel centro ur-
bano è diminuita soltanto grazie all’aumento del-
la portata transitabile in alveo a Ponte Vecchio e
a Ponte Santa Trinita passata da circa 3.000 m3/s
a circa 3.300 m3/s. Questo attraverso un abbassa-
mento delle platee dei due ponti studiato su mo-
dello fisico dall’Università degli Studi di Bologna
negli anni ’70. Ma ad un tempo è cresciuto il ri-
schio di esondazione a valle di Firenze (9).
Nei prossimi 6-8 anni con l’accelerazione im-
pressa dal Governo nell’autunno 2014 si prevede
10

